Salvini a Porto: 'Perché non sono a Roma? Per me l'Italia oggi è Porto Mantovano'. Bagno di folla, selfie e ovazioni per il Capitano del popolo leghista (VIDEO)

Porto Salvini Comizio1PORTO MANTOVANO, 04 giu. - "Un giornalista mi ha chiamato e mi ha chiesto se ero a Roma, dove era previsto il discorso del premier Conte (nel corso del quale ha richiamato all'ordine i due vicepremier, ndr), ma io gli ho detto che no, ero a Porto Mantovano perché l'Italia, oggi, per me è Porto Mantovano". Applausi e ovazioni.

Sì, perché, non c'è niente da fare, la dimensione della piazza, per il ministro dell'interno e leader leghista Matteo Salvini, è quella più congeniale.

Ama i bagni di folla, si vede, quasi fossero un antidoto al logorio che provocano i 'palazzi' romani. E anche ieri ne ha fatto uno di bagni di folla, per lui rigenerante, a Porto Mantovano, in piazza della Resistenza - blindata con un centinaio di agenti in servizio - dove è intervenuto a sostegno della candidata sindaco di centrodestra Monica Buoli, impegnata domenica 9 giugno al ballottagio contro il candidato di centrosinistra, il sindaco uscente Massimo Salvarani.

Endorsement d'ordinanza del Capitano a favore della candidata, stoccate al centrosinista che "ti critica perché sei mamma" e, soprattutto, tanti temi di politica nazionale toccati. Quelli cari alla Lega e ai leghisti, come l'immigrazione, la flat tax, la legittima difesa... 

 

Prima di salire sul palco il ministro Salvini si è fermato due minuti con i giornalisti e ha risposto alle domande sull'Europa e "la necessità di rinegoziare i vincoli per cambiare le regole", e ha fornito rassicurazioni sul governo giallo-verde: "Se ognuno rispetta la parola data il governo non cade" ha chiosato il Capitano del popolo leghista congedando i giornalisti e dirigendosi sul palco dove ad attenderlo c'erano tutti i sindaci eletti dal centrodestra, Lega compresa, in provincia di Mantova, la consigliera regionale Alessandra Cappellari e il parlamentare Andrea Dara.

Acclamato come un divo, più fotografato di un attore di Hollywood (pardon, di Cinecittà perché sempre 'prima gli italiani'), Salvini ha iniziato ricordando il grande risultato elettorale della Lega in provincia di Mantova, dove oggi il partito è al 43%, e ha passato in rassegna alcuni degli obiettivi centrati dal governo di cui fa parte, obiettivi di area leghista ovviamente: quota 100 in ambito pensionistico, "che è solo l'inizio perché puntiamo a quota 41", ma anche l'immigrazione che "non è più fuori controllo - ha detto dal palco - perché siamo passati da 14mila sbarchi dell'anno scorso a 1500, almeno fino a questo punto dell'anno. INoltre nel decreto sicurezza ho fatto in modo che chi commette delitti, seppur in attesa di riconoscimetno dello status di rifugiato, dovrà essere espulso".

Focus sulla legittima difesa, altro risultato firmato Lega, che oggi "permette a chi viene aggredito in casa propria di difendersi". E ancora l'educazione civica, che tornerà nelle scuole e un risultato che farà poco rumore, come ha detto il Capitano, ma che dà la cifra di quale sia l'importanza che il suo partito pone sulle piccole cose: "Da oggi - ha detto - le ambulanze e i mezzi di soccorso non pagheranno più i pedaggi autostradali. Per me era scontato, ma evidentemente non lo era per altri". E ancora la flat tax: "Se vogliamo ridurre il debito pubblico dobbiamo ridurre le tasse aglli italiani, perché così aiutiamo il lavoro e solo con il lavoro si riparte". 

Al termine del convegno si è scatenata la consueta caccia al selfie con il Capitano che non si è sottratto, nonostante fosse atteso a Cremona. Ma molto ambite anche le magliette con l'effigie di Salvini: abbiamo visto due ragazzini esibirle come un trofeo.

Emanuele Salvato


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