Turisti in calo a Mantova e provincia, stabile il capoluogo ma diminuiscono gli italiani. Confesercenti: 'Crisi alberghiera, crescono solo gli airbnb'

Mantova Vista1MANTOVA, 29 mag. - Diminuiscono gli arrivi dei turisti in provincia di Mantova nel raffronto fra il 2018 e il 2017. Un calo del 2,86%. Rimangono pressoché stabili le presenze che aumentano leggermente di uo 0,27%. A mancare all'appello sono, soprattutto, i turisti italiani rispetto ai quali si registra una diminuzione del 4,32% per gli arrivi e del 2,34% per le presenze. Mantengono il segno positivo, invece, arrivi e presenze di stranieri rispettivamente al +1,02% e +5,31%. Per quanto riguarda il comune capoluogo nel 2018 arrivi e presenze rimangono pressoché in linea con il 2017, anzi si registra una lieve crescita degli arrivi (+0,02% e delle presenze (+1,38%). Anche in questo caso, però, sono i turisti italiani a mancare: rispetto al 2017 gli arrivi sono diminuiti del 3,08% e le presenze, -3,47%.

Questa una sintesi dei dati sul turismo in provincia di Mantova presentati ieri al Palazzo della Cervetta dal presidente della Provincia Beniamino Morselli e dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi.

Quello che riguarda Mantova e provincia, in ogni caso, rimane un turismo mordi e fuggi anche se a livello provinciale si nota un leggero aumento della permanenza media sul territorio con 2,09 giorni di vacanza, mentre per il capoluogo la permanenza arriva a 1,88 giorni di vacanza per gli stranieri e 1,67 giorni per gli italiani.
Con il 28,15% degli Arrivi nazionali, la Lombardia si conferma il primo mercato italiano di riferimento per la provincia di Mantova, seguita da Piemonte, Lazio, Veneto, Emilia Romagna.

Solo la Lombardia e le due regioni confinanti (Veneto ed Emilia Romagna) arrivano al 46,67% degli Arrivi nazionali.

La Germania, pur perdendo qualche punto percentuale, rimane il primo mercato estero di trend storico per la provincia di Mantova con il 26,66% degli Arrivi internazionali. Germania e Francia insieme assommano al 34,98% degli Arrivi.
I primi cinque mercati internazionali per la provincia di Mantova sono europei ( 51,63% ), mentre gli Arrivi complessivi provenienti dai paesi europei corrispondono all' 82,54% sul totale degli Arrivi internazionali.

Sia i turisti Italiani che gli Stranieri in provincia di Mantova scelgono principalmente le strutture Alberghiere (rispettivamente il 62,34% e il 60,49%). Il 29,3% dei turisti preferisce le strutture Complementari e il rimanente 8,9% sceglie gli Alloggi privati non imprenditoriali ( B&B e Case Appartamenti Vacanze). Tuttavia, sia gli italiani che gli stranieri pernottano più a lungo nelle strutture complementari.

La Permanenza Media più alta dell'ultimo triennio è data dagli Stranieri nel 2018 che si fermano fino a 3,28 gg/vacanza nelle strutture Complementari.

Nel complesso aumenta del 7,05% l'offerta di strutture ricettive in provincia e i posti letto del 3,41%. La crescita è dovuta esclusivamente al comparto extra alberghiero, principalmente gli Alloggi privati non imprenditoriali ( +21,01% le strutture e +18,36% i posti letto). Nello specifico i B&B e CAV non imprenditoriali offrono il 45,14% della proposta complessiva.

In costante diminuzione invece l'offerta del comparto Alberghiero che perde nel complesso l'11,76% delle strutture nell'ultimo anno. E' comunque nelle Strutture Complementari che si concentra il 45,92% dei posti letto in provincia di Mantova. Gli Alberghi offrono il 36% dei posti letto, di cui il 49% nelle strutture a tre stelle.

Gli Alloggi privati non imprenditoriali, ancorché in crescita, occupano la quota percentuale minore di posti letto (18,08%)

Per quanto riguarda il comune capoluogo i dati sulle strutture ricettive sono simili a quelli provinciali. Il 68,1 % dei turisti a Mantova sceglie le strutture Alberghiere, il 23,8% le strutture Complementari e il rimanente 8,1% scegli Alloggi privati non imprenditoriali.
La Permanenza media più alta dell'ultimo triennio è data dagli Stranieri nel 2018 che si sono fermati fino a 2,19 gg/vacanza negli Alloggi privati non imprenditoriali.

Aumenta l'offerta di strutture ricettive nella città di Mantova dovuta principalmente all'aumento degli Alloggi privati non imprenditoriali ( B&B e CAV non imprenditoriali +49% ) che rappresentano il 58,14% dell'offerta complessiva a Mantova. Gli Alberghi conservano sempre la quota più importante dei posti letto a Mantova ( 52%); di questi quasi la metà è concentrata nelle strutture a tre stelle. Il 25,49% dei posti letto rappresenta l'offerta delle strutture Complementari e il 22,5% quella dei B&B e CAV non imprenditoriali.

E proprio sulle strutture ricettive si concentra l'allarme lanciato da Confesercenti rispetto alla sofferenza delle strutture alberghiere: "Aumentano solo gli Airbnb" dice Roberto Tebaldini di Assohotel-Confesercenti: "Il dato che più balza all'occhio - spiega ancora Tebaldini - è l'esplosione del fenomeno della ricettività non imprenditoriale: affitti di alloggi Airbnb e simili, che in soli tre anni in città sono raddoppiati (mentre gli hotel sono diminuiti) e sui quali pesa il ragionevole sospetto che si nasconda un ampio fenomeno di sommerso. Se analizziamo i dati, infatti, i 1.000 posti letto negli alberghi della città (ma la tendenza è simile anche su base provinciale) avrebbero una capacità di occupazione di 365.000 notti all'anno, ma sono invece occupati solo per il 41%. Con queste percentuali un'impresa fatica a sopravvivere e non può investire. Com'è possibile, quindi, che i 1.000 posti letto nelle strutture "alternative" (bed and breakfast, agriturismi e soprattutto case private tipo Airbnb) dichiarino soltanto il 18% di occupazione all'anno? Con questi numeri non ci sarebbe guadagno, invece queste strutture continuano ad aumentare a un ritmo vertiginoso. E' un danno per la concorrenza e per le casse comunali che, ricordiamo, così non incassano la tassa di soggiorno. Su richiesta di Confesercenti, la Regione Lombardia ha introdotto il Codice di Identificazione delle Case Vacanza che, speriamo, aiuti a fare ordine nel settore, oltre che garantire più tutule ai turisti".

"Bene, invece – conclude Tebaldini – il dato sui turisti stranieri in aumento: è qui che bisogno continuare a lavorare, perché gli stranieri hanno una maggior capacità di spesa, di cui beneficia positivamente tutto il territorio".


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