Cartiera, rifiuti nelle balle di carta. La difesa di Progest: 'Noi i primi a subire il danno'

Mantova Cartiera CartaStoccata2MANTOVA, 24 apr. - Rispetto al ritrovamento di parti in plastica e altri materiali non cartacei nella carta da macero ammassata nella cartiera, effettuato da Guardia di Finanza e Arpa nell'ambito degli accertamenti delegati dalla Procura, Progest, proprietaria della Cartiera di Mantova, è intervenuta sul proprio sito e sulla propria pagina Facebook spiegando la propria versione dei fatti.

"La carta da macero - spiega l'azienda di proprietà della famiglia Zago - non viene raccolta dalle Cartiere, bensì da operatori professionali (privati e municipalizzate). E' a loro che spetta il compito di selezionare il materiale secondo le normative per poi imballarlo e pressarlo. Questo accade in Italia, in Europa e anche Oltreoceano. È da questi operatori che Pro-Gest acquista la sua materia prima in forma di balle pressate, che vengono poi portate in Cartiera. Ed è quello che abbiamo fatto anche a Mantova. La Cartiera ha sempre acquistato la sua materia prima con queste modalità".

Entrando nel merito dei ritrovamenti di parti in plastica e non solo nelle balle accatastate nel perimetro dell'azienda di via Poggio Reale, Progest specifica che "Se ci sono materiali "altri" nelle balle di carta siamo noi i primi a subire il danno, in quanto acquistiamo e paghiamo le presse di carta da macero come Materia Prima Secondaria (MPS) per lavorarla e darle nuova vita. Confidiamo che analisi più rappresentative sulla carta da macero complessivamente presente in Cartiera accertino il rispetto della normativa di riferimento".

Pro-Gest chiude spiegando la provenienza della carta da macero utilizzata: "La carta da macero che Pro-Gest utilizza è per la maggioranza di provenienza italiana. Quella americana – come abbiamo già specificato - è utile nell'impasto in quanto ha fibre più lunghe. Questa carta da macero viene commercializzata in tutto il mondo e NON è un rifiuto, bensì una materia prima secondaria MPS. Grazie al riciclo della carta, quasi 3,5 milioni di tonnellate/anno solo in Italia di carta non finiscono in discarica o in inceneritori, ma sono restituiti a nuova vita (fonti Comieco). E' proprio all'interno di questo circuito positivo di riciclo e circolarità delle carta che l'attività di Pro-Gest (e la stessa Cartiera di Mantova) si inserisce, contribuendo a far raggiungere all'Italia gli obiettivi fissati dall'Unione Europea".

Sabato scorso, dopo le ispezioni in loco ordinate dalla Procura ed effettuate da personale della Guardia di Finanza e Arpa, c'è stato il rinvenimento all'interno della Cartiera di via Poggio Reale di una discarica dell'estensione di circa 4,6 ettari e di un depuratore, entrambi privi delle previste autorizzazioni per il trattamento dei rifiuti. Inoltre, le operazioni di riscontro effettuate dal personale dell'Arpa in loco, hanno fatto emergere, appunto, che una parte del materiale depositato, pari a circa 4000 metri cubi, non era costituito interamente da materia prima utilizzata nel ciclo produttivo dello stabilimento, bensì da materia fibrosa qualificabile come rifiuto (fanghi) nonché ulteriori 20.000 tonnellate di materiale che, sulla base dei rilevamenti effettuati, è legittimo presumere trattarsi di rifiuto.

In base a tali circostanze, che hanno comportato violazioni al D. Lgs. n. 152/1006 (T.U. ambiente), è stato operato il sequestro dei 4.000 metri cubi di fanghi, delle 20.000 tonnellate di materiale ritenuto rifiuto, dell'area adibita a discarica e del depuratore.

Progest è stata deferita all'Autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti.

Emanuele Salvato


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