Cartiera e Valutazione di Impatto Sanitario: 0,26 non è uguale a zero

Mantova Cartiera IncontroMAMU-14Marzo1MANTOVA, 14 mar. - 0,26 e 0,76. Sono questi i due numeri chiave della Valutazione di Impatto Sanitario redatta dall'Ats Valpadana sull'impatto della cartiera di Mantova sulla salute pubblica. I numeri attesi da molti cittadini, che hanno invaso la sala congressi del Mamu di largo Pradella, dove ieri sera la relazione è stata illustrata pubblicamente dal professor Paolo Ricci, direttore dell'Osservatorio Epidemiologico Ats Valpadana e da Caterina Silocchi Dirigente del settore Salute e Ambiente Ats Valpadana: i due esperti che hanno redatto lo studio.

Numeri che stimano quanti potranno essere i decessi attesi a causa dell'attività della cartiera e, in particolare, dalla riattivazione dell'inceneritore e del turbogas, su una base di 77.515 abitanti, residenti in un raggio di 5 chilometri dalla cartiera Pro-gest.

Nella fattispecie, 0,26 decessi l'anno è la probabilità definita 'verosimile, considerando l'attività della cartiera da sola, mentre 0,76 è la stima definita "massimo teorico".

Mantova Cartiera IncontroMAMU-14Marzo2Secondo gli esperti si tratta di un danno 342 volte inferiore, considerando la probabilità verosimile, e 117 volte inferiore considerando il massimo teorico, rispetto agli 89 decessi all'anno causati, sempre secondo le stime, da tutte le fonti di inquinamento, ossia riscaldamento domestico, e automobili.

Ora il bicchiere può essere visto mezzo pieno, se si conidera 0,26 un numero piccolo, ma mezzo vuoto se si considera 0,26 un numero superiore a 0; comunque la si voglia vedere, l'attività della cartiera potrebbe, secondo la Vis, far aumentare i decessi, anche se 'solo' di uno 0,26. Insomma, adesso è chiaro che un danno ci sarà, o ci potrebbe essere almeno basandosi sui dati dalla Vis.

Il professor Ricci ha messo sul piatto la questione sostenendo che, in ogni caso, quello 0,26 va considerato e toccherà alla politica fare in modo che la situazione si compensi, magari agendo anche su altre fonti di inquinamento, per ridurle.

Prima di arrivare al nocciolo della questione, ossia i numeri appena citati, è stato illustrato il metodo scientifico attraverso il quale si è giunti a questi risultati. Una fase preparatoria illustrata da Caterina Silocchi che ha spiegato come è stato definito il quadro ambientale di riferimento per realizzare il quale ci si è avvalsi anche di consulenze esterne, su esperienze simili e su attività di inceneritori come quello che dovrebbe entrare in funzione nella catiera di Mantova. Per misurare l'inquinamento di fondo della zona interessata, sono stati utilizzati i dati satellitari dello studio Stafoggia (a proposito di consulenze), che ha mappato gli inquinanti atmosferici sul territorio italiano, uniti a quelli rilevati dalla centralina Arpa di via Sant'Agnese a Mantova. Sono state poi definite le origini di Pm 10 e Pm 2,5, le polveri sottili, e si è utilizzata la 'funzione di rischio" dell'Oms per definire i decessi attribuibili a concentrazioni di Pm 10 e Pm 2,5.

"Il nostro dovere - ha detto il sindaco Palazzi, che ha partecipato all'assemlea insieme all'assessore Murari - è di non sottovalutare nemmeno un dubbio o una preoccupazione, che quando si tratta di salute e ambiente sono sempre importanti e legittimi. Anche per questo stiamo cercando di agire in modo molto trasparente e, non appena entrati in possesso dei dati della Vis li abbiamo pubblicamente presentati. Non ritengo giusto, però, che qualcuno cavalchi le paure della gente facendo sparate su Facebook, Per quanto mi riguarda mi fido più di chi ha un dottorato in epidemiologia di chi fa allarmismo sui social network".

Al termine della presentazione è stato adottato un metodo inusuale per far intervenire il pubblico, forse anche per contenere l'aspetto emozionale che avrebbe generato un dibattito su un tema caldo e sentito come quello della cartiera e dell'inceneritore: si è preferito far intervenire il pubblico per iscritto, con appositi moduli e domande lette dagli stessi amministratori. Fra le preoccupazioni emerse i controlli post attività, il monitoraggio continuo, il contenimento del rumore e la preoccupazione per quello 0,26 che, in ogni caso, non è uguale a zero.

Fuori dal Mamu si è svolta la protesta delle associazioni eQual e La Boje, conrarie all'inceneritore della Cartiera che hanno srotolato uno striscione con sopra scitto: "Ci avete rotto i polmoni".

Emanuele Salvato


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