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Nogarole Rocca: 42 sepolture e 25 tumuli nella Necropoli preistorica più importante dell'Italia settentrionale che abbraccia 1000 anni di storia
VERONA, 22 feb. - Una necropoli preistorica su un'area di 12800 metri quadrati, nel comune di Nogarole Rocca in provincia di Verona e a due passi da Mantova, dove sono stati portati alla luce dagli scavi archeologici diretti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza 25 tumuli e 42 sepolture
Ritrovamenti che potenzialmente possono abbracciare un periodo temporale di oltre mille anni: dal 2500 al 1200 avanti Cristo.
"Ci siamo trovati di fronte a una realtà nuova e inaspettata. Allo stato attuale delle ricerche - ha spiegato in conferenza stampa il sopritendente Fabrizio Magani - questo ritrovamento può essere considerato come la più importante necropoli rinvenuta nell'Italia settentrionale per la quale si può ipotizzare una continuità di utilizzo tra età Camaniforme (2500-2200 anni a.C), antica età del Bronzo (2200-1650 anni a.C) e età del Bronzo Medio e forse recente, periodo che termina intorno alla metà del XII secolo avanti Cristo".
Ma non solo, perché se prendiamo in esame il periodo Campaniforme le ripercussioni della scoperta potrebbero avere un respiro europeo e internazionale poiché i contesti attribuibili al periodo sono distribuiti in un'area vastissima che va dalla Scozia alla Sicilia, abbracciando anche il Marocco, il Portogallo e la Polonia.
Nelle tombe sono stati trovati numerosi corredi con cui venivano sepolti gli abitanti di questa zona, la cui identità e provenienza sarà stabilità dalle prossime fasi degli studi sulla Necropoli che prevedono l'esecuzione di analisi archeometriche (datazioni C14, analisi degli isotopi dell'ossigeno, stronzio, Dna, istologiche) sui materiali osteologici e sui resti organici. Insomma, come ha spiegato l'archeologa Paola Salzani che ha diretto i lavori, si dovrà ricostruire la carta d'identità delle persone sepolte nella Necropoli per capire da dove venivano e a quali popoli appartenevano.
Per capire quali prospettive di scoperta possano esserci, basti pensare che una delle sepolture più famose del Campaniforme europeo è l'arciere di Amesbury, scoperto nel 2002 a pochi chiolmetri da Stonehenge. Si tratta della sepoltura di un maschio adulto (tra i 35-45 anni di età ) deposto con circa 100 elementi di corredo, tra cui numerosi bicchieri campaniformi, lame di pugnale in metallo, punte di freccia in selce, due preziosi fermatrecce in oro, etc... Vista la ricchezza della tomba, il defunto fu soprannominato dai media l'arciere di Amesbury, o ancora "the King of Stonehenge". Gli studi hanno evidenziato che quest'uomo ha trascorso la sua infanzia in Europa centrale e che poi potrebbe essere stato uno dei costruttori di Stonehenge, oppure un pellegrino proveniente dall'Europa in visita al celebre santuario megalitico.
"Gli scavi - ha detto ancora Paola Salzani - sono terminati una settimana fa e sono iniziati come analisi preliminari nell'ambito di una lottizzazione privata. Abbiamo diviso il terreno in 70 trincee per capire se fossero nascosti resti antichi, come sospettavamo. In realtà la prima cosa che ci è apparsa in una di queste trincee è stata una fornace moderna, all'interno della quale, però, era nascosto un vaso del periodo Campaniforme. Da allora, nel paleoalveo, gli scavi hanno portato alla luce 25 tumuli sepolcrali e 42 sepolture in tutto. Al momento abbiamo identificato tre tipi di riti sepolcrali: sepoltura in posizione rannicchiata e fetale, cremazione in terra o anche in vasi, sepoltura in posizione supina. I motivi di questi cambiamenti saranno oggetto delle successive indagini". Eccezionale è stato il ritrovamento di ben 8 tombe del periodo Campaniforme, il numero più elevato trovato in una necropoli italiana.
Nelle sepolture insieme agli scheletri sono stati ritrovati corredi con vasi, pugnali e oggetti in metallo... Oggetti che ora dovranno essere restaurati e conservati perché una volta estratti dal terreno iniziano a degradarsi. Per le successive fasi di studio, dopo gli scavi, la Soprintendenza ha stimato un costo di 50mila euro: 30mila per restauro e conservazione e 20mila per le analisi archeometriche. Una cifra che potrà essere reperita anche attraverso l'interessamento di privati i quali potranno beneficiare del credito di imposta previsto, ad esempio, dal cosiddetto art bonus.
"L'amministrazione di Nogarole Rocca - ha detto il sindaco Paolo Tovo - si impegnerà con risorse proprie e cercherà di interessare anche privati". E a chi gli chiede se proverà a sentire Zalando, che a due passi ha costruito un grande hub logistico, il primo cittadino risponde: "Chi le dice che non l'abbia già sentito?".
Emanuele Salvato
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