Primo trimestre 2018, l’artigianato mantovano è stabile e resiste alla crisi

Imprese Artigiani3MANTOVA, 13 giu. - I dati relativi all'andamento congiunturale calcolati sul primo trimestre 2018, indicano una situazione di stabilità per la produzione e il fatturato del comparto artigiano mantovano.

Infatti, secondo l'ufficio studi di Unioncamere Lombardia, la produzione aumenta dello 0,1% mentre il fatturato cala dello 0,5%.

Questo significa che in presenza di un aumento della produzione e il calo del fatturato, due potrebbero essere gli elementi che concorrono a fissare tale andamento economico: il calo dei prezzi praticati dalle imprese sul mercato e la possibilità che si sia lavorato per rimpinguare in parte il magazzino.

Sul fronte dell'export, i cui ordinativi sono dati in calo del 4,2%, qui il dato non è significativo perché l'indagine non è giunta a stimare con precisione lo stato delle imprese artigiane rivolte all'estero perché sono state pochissime quelle che hanno risposto all'indagine di Unioncamere, mentre sul versante complessivo dell'export-import del manifatturiero mantovano, la quota dell'artigianato è molto limitata.

"Come Confartigianato Imprese Mantova - afferma il presidente Lorenzo Capelli - rileviamo un'importante capacità di resistenza delle nostre aziende alla crisi. Se è vero che negli ultimi anni tra imprese nate e morte il saldo è negativo, ciò nonostante l'artigianato è stato capace in buona parte di ristrutturarsi e mantenere l'occupazione e il fatturato. Questo nonostante i problemi del credito sempre più complicato da ottenere in presenza di un comparto bancario che si rivolge con maggiore facilità alle grandi imprese".

La piccola impresa e l'artigianato restano il fulcro di un sistema economico, che ha sempre costituito un'importante fattore di occupazione. Le produzioni tradizionali e di nicchia, quindi non standardizzate, costituiscono sempre quel valore aggiunto inimitabile dalla concorrenza. "Oggi abbiamo comunque la necessità di spingere un numero sempre più elevato di imprese artigiane ad immettersi sulla strada dell'estero - continua Lorenzo Capelli - di stimolare la formazione degli imprenditori e del relativo personale sulla possibilità di gestire gli affari con l'estero e con questo anche ad acquisire le tecnologie digitali e innovative utili a svilupparne la presenza sul versante dell'e-commerce".


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