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25 Aprile. Le cerimonie ufficiali in città per l’anniversario della Liberazione (VIDEO)
MANTOVA, 25 apr. – Molto sentito come da tradizione, l'anniversario della Liberazione è stato celebrato questa mattina in città seguendo il percorso, consolidato negli anni, che si è snodato partendo dai giardini di viale Piave.
Davanti al monumento alla Resistenza, presenti gli schieramenti del Picchetto del IV Reggimento Peschiera, dei labari, dei gonfaloni, delle bandiere e dei rappresentanti delle associazioni Combattentistiche e d'Arma, si sono riuniti numerosi cittadini al fianco delle autorità civili.
Dopo l'esecuzione dell'inno d'Italia, don Stefano Peretti ha celebrato la Santa messa al campo, a cui hanno fatto seguito la preghiera del Caduto, l'intervento di una rappresentanza dell'associazione di scout Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) e del sindaco di Mantova Mattia Palazzi.
A chiusura dell'evento, la deposizione delle tre corone d'alloro di Prefettura, Comune e Regione, l'ascolto dell'inno del Piave e il silenzio fuori ordinanza.
La fase successiva della cerimonia si è tenuta al Famedio, in Largo XXIV Maggio, dove è stata deposta la corona del Comune di Mantova a ricordo dei caduti per la libertà , alla presenza delle autorità locali e con lo schieramento dii labari, gonfaloni, bandiere e rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma che, successivamente, hanno partecipato al momento commemorativo presso la Sinagoga di via Govi.
Qui il presidente della Comunità Ebraica Emanuele Colorni ha letto i nomi dei 99 ebrei mantovani deportati, 42 dei quali proprio dall'edificio di via Govi, che non fecero mai ritorno dai campi di sterminio nazisti.
Infine, nel pomeriggio, alle 17, in piazza Mantegna, ultimo atto delle celebrazioni ufficiali con il concerto offerto alla cittadinanza eseguito dalla "Banda Città di Mantova".
La festa della Liberazione, come è stato ricordato nei vari interventi di questa mattina, ha un profondo valore simbolico per conservare intatti i sentimenti e i valori morali dell'impegno per la libertà e la democrazia che devono essere coltivati costantemente, oggi più che mai, e non solo in forma celebrativa.
Questa festività della Repubblica, scelta per ricordare la fine dell'occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale, è stata simbolicamente fissata nel 25 aprile perché nel 1945 fu il giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e Torino.
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