Intitolata a Tina Anselmi la via ex Generale Maletti. Il riconoscimento di Mantova alla prima donna ministro della Repubblica Italiana

MANTOVA, 24 apr. - Con delibera della Giunta Comunale e successivo atto autorizzativo dalla Prefettura di Mantova, l'attuale toponimo corrispondente a via Generale Pietro Maletti è stato sostituito con via TINA ANSELMI.

L'inaugurazione ufficiale della nova intestazione è avvenuta questa mattina e ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Comunale Massimo Allegretti e di Luigi Benevelli e Maria Zuccati dell'Anpi provinciale.

Come cita la targa toponomastica, viene ricordato il valore civile e morale di Tina Anselmi (1927-2016), partigiana e prima donna ministro della Repubblica Italiana. Una protagonista di assoluto rilievo e coerente moralità nella storia repubblicana che il Comune di Mantova ha deciso di ricordare dedicandole una via e, contemporaneamente, eliminando la precedente attribuzione al Generale Pietro Maletti (che rimane medaglia d'oro alla memoria per la sua difesa dagli inglesi del campo trincerato di Alam el Niweiba, in Egitto, il 9 dicembre 1940. In quell'azione Maletti trovò la morte)

Come ha ricordato il presidente Massimo Allegretti, la rimozione è vista in relazione alla responsabilità, secondo gli storici, del Generale Maletti nella repressione anti-etiopica successiva all'attentato al maresciallo Graziani che investì il monastero copto di Debra Libanos e che, secondo le stime più recenti , avrebbe causato la morte di un numero di civili etiopici (in larga misura religiosi cristiani) variante da 1600 a 2500.

Sottolineando l'opportunità di far luce sugli aspetti a lungo nascosti del colonialismo italiano, Luigi Benevelli ha evidenziato il merito specifico di Tina Anselmi nell'essere riuscita a portare a termine i lavori della commissione d'indagine della Loggia P2: una coerenza che "le costò la rielezione e la possibilità di diventare presidente della Repubblica".

"Sarà un 25 aprile speciale – ha affermato Maria Zuccati – grazie alla sostituzione del nome del Generale Maletti con quello di una donna partigiana. Una decisione attesa e giustamente condivisa dal sindaco e dai cittadini mantovani".