In calo furti e delitti nel report 2017 dell’attività dell’Arma dei Carabinieri. Più 65% le rapine scoperte

Mantova Carabinieri Federici StampaMANTOVA, 11 gen. – I risultati operativi del Comando Provinciale dei Carabinieri relativi al 2017 indicano una diminuzione dei delitti consumati e dei furti, a fronte di un sensibile incremento delle attività di indagine e controllo del territorio operate nel corso dell'anno.

I dati sono stati forniti questa mattina in conferenza stampa dal Colonnello Fabio Federici, Comandante Provinciale dell'Arma, affiancato dal Tenente Colonnello Carmelo Graci, Comandante del Reparto Operativo di Mantova.

Nella provincia di Mantova si è registrata ancora una diminuzione dei reati predatori, dopo quella del 2016, con un meno 12,42% e il meno 16,55% di furti nelle abitazioni. I furti scoperti sono stati 341 con 42 persone arrestate e 299 denunciate. Nel 2017 complessivamente sono state arrestate 268 persone, denunciate 3137, tra cui molti truffatori, con incremento sensibile delle truffe online e la diminuzione di quelle agli anziani.

Mantova Carabinieri Federici Stampa2Sono stati 30053 i servizi di controllo, 1094 i servizi di ordine pubblico, 159523 le persone e 119656 gli automezzi controllati, identificate e fotosegnalate 477 persone. C'è stato un lieve aumento delle rapine, 43, ma sono state il 65% in più quelle scoperte, praticamente raddoppiate, a testimonianza di una notevole efficienza che ha portato all'arresto di ben 15 rapinatori, anche grazie alla sinergia con la Procura.

La lotta agli stupefacenti ha fatto perseguire 80 reati, con 23 arresti e 30 kg. di droghe sequestrati. Ci sono stati 6 arresti e 100 sequestri per armi, 441 incidenti stradali rilevati con assistenza a 604 utenti della strada, 127 servizi di scorta.

In sintesi, dunque, meno 4,41% di delitti consumati, meno 12,42 % di furti in genere, meno 16,55 di furti in abitazione e più 65% di rapine scoperte. Il Colonnello Federici ha sottolineato come sia stato fondamentale il concetto di squadra, essenziale l'armonia con la Procura, le altre forze di polizia e con quelle locali, "incentivando le relazioni con le risorse del territorio, lavorando con saggezza e buon senso, etica e rispetto reciproco".

"Esprimo vera gratitudine – ha affermato il colonnello Federici - per l'attività di tutto il sistema di sicurezza in cui i l'Arma è una pietra d'angolo, ma al servizio di tutta la comunità. Un sistema di cui anche l'informazione è parte integrante".

L'analisi della situazione operativa ha evidenziato come il territorio provinciale, molto vasto e con circa 500mila abitanti, si suddiviso in 4 aree con i Comandanti di Compagnia: centrale (Grande Mantova) con il Maggiore Simone Martinelli, il sud, con il capitano Gabriele Schiaffini, neo comandante della Compagnia di Viadana e a Gonzaga il Maggiore Francesco Garzya, e l'alto mantovano col maggiore Simone Toni a Castiglione, per un totale di 41 comandanti di stazione e quasi 500 Carabinieri.

L'analisi del Comandante Provinciale Fabio Federici ha evidenziato l'ottima sinergia con i cittadini, le locali forze di polizia e anche con le altre forze dell'ordine, come dimostrato dalle numerose operazioni congiunte. Iniziativa importante, voluta dal Prefetto Cincarilli e confermata dal Prefetto Lombardi, si è rivelata quella dell'istituzione dei Centri d'Ascolto che hanno visto la partecipazione di circa 4000 persone agli incontri programmati in tutta la provincia, in cui si sono trattati i temi di grande interesse come le truffe e i reati predatori.

Grande impegno dell'Arma non solo dal punto di vista operativo, ma anche nel sociale, è attestato dall'onda di legalità creata con i comandanti di stazione, affiancati dai sindaci e dai comandanti delle polizie locali, e dal protocollo d'intesa con Telefono Rosa volto a sensibilizzare i cittadini sul tema delle violenze in famiglia.

Altro aspetto importante è rappresentato dalla decisione del Comitato di far venire la CIO, Compagnia di Intervento Operativo, che in un mese di presenza a Mantova ha portato un incremento di 500 persone controllate, fino al recente arresto in piazza Cavallotti per spaccio di droga.

Altro esempio positivo di lavoro di squadra è stata la task force nell'alto mantovano per il controllo dei laboratori clandestini che è diventato un modello utilizzato in tutto il territorio provinciale insiema alla Guardia di Finanza, per combattere il lavoro nero e clandestino.

Il grande impegno è certificato anche dal fatto che dei vari delitti denunciati i Carabinieri perseguono l'80/85% dei reati della provincia, oltre alle operazioni di servizio, quelle di soccorso non solo negli incidenti stradali. Significativa l'intensificazione dell'attività di prevenzione, come in piazza Cavallotti, con avvisi orali (61 in tutta la provincia), 7 sorveglianze speciali, così come il sacrificio e i rischi connessi che, nel 2017, hanno fatto registrare 15 feriti tra i Carabinieri.

Un opportuno cenno è stato riservato dal Comandante Provinciale Fabio Federici all'apprezzamento per il lavoro dell'Arma mantovana da parte delle massime istituzioni.


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