Aria irrespirabile nonostante il blocco del traffico, M5S: 'Controlli blandi e misure inefficaci'

Inquinamento Smog BloccoTraffico3MANTOVA, 20 ott. - Nonostante il blocco del traffico a Mantova la qualità dell'aria non accenna a migliorare e la concentrazione di polveri sottili rimane saldamente al di sopra dei limiti consentiti dalla legge, 50 microgrammi per metro cubo.

Da dieci giorni, ormai, le centraline dell'Arpa dislocate a Mantova e provincia registrano una media giornaliera superiore ai limiti e anche se da martedì 17 ottobre sono in vigore le misure di blocco del traffcio per determinati veicoli la situazione non è migliorata.

Ieri, giovedì 19 ottobre, la media giornaliera del Pm10 era di 63 microgrammi per metro cubo: 78 mercoledì, 74 martedì, 79 lunedì, 91 domenica, 93 sabato, 92 venerdì. Nel capoluogo le centraline hanno registrato valori simili alla media giornaliera, comunque sempre al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Ergo, le misure di blocco del traffico adottate da martedì 17 non sono efficaci e, fino a quando non pioverà (presumibilmente domenica, stando alle previsioni meteo) la situazione non migliorerà.

Proprio sui controlli le messi in atto dalla Polizia Locale per far rispettare l'ordinanza di blocco del traffico è incentrato l'attacco delle minoranze in consiglio comunale. In particolare Tommaso Tonelli, esponente del M5S, definisce "blandi e di limitata efficacia" i controlli posti in essere dall'amministrazione comunale e attacca facendo un accenno anche all'inceneritore della Burgo. "In questi giorni - scrive in una nota stampa Tonelli - di blocco della circolazione dei veicoli più inquinanti, qualcuno noncurante della situazione ambientale già compromessa chiede di ampliare i limiti già concessi per l'inceneritore della ex-Burgo, peraltro in pendenza di un ricorso al Tar".

Tonelli, poi, entra nello specifico dei controlli e dice: "Al di là dell'esiguo numero di pattuglie impegnate (personalmente non ne ho vista ieri nemmeno una), effettuare il controllo all'interno delle zone soggette al blocco e non ai varchi di ingresso, è quanto di più inutile si possa fare. E' chiaro, infatti, che la Polizia Locale, posizionandosi all'interno della zona, al di là del controllo degli eventuali residenti nella stessa, non impedisce la condotta vietata di quei veicoli in attraversamento della città e provenienti dalle periferie o dai comuni limitrofi. Invito inoltre la Polizia Locale a effettuare controlli anche ai mezzi di Tea spa e in particolare di Tea Acque srl (società di diritto privato che quindi non dovrebbe essere esentata dal blocco) che utilizza ancora autocarri diesel immatricolati nel 1999 e quindi sicuramente non in regola con i provvedimenti di blocco. E' necessario un cambio di strategia perché tali controlli non siano una mera e blanda ottemperanza di obblighi regionali, ma diventino, per quanto possibile, un mezzo per effettivamente contrastare i pericolosi livelli inquinanti dell'aria".

Intanto la situazione in tutto il nord Italia è a dir poco critica, tanto che in alcune città, come Torino, il sindaco ha vivamente consigliato di non uscire di casa e di non praticare attività sportive all'aria aperta. Anche a Mantova, basta uscire e provare a espirare per rendersi conto della pesantezza dell'aria. Così non si può andare avanti.

Emanuele Salvato


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