Mega rissa fra bande ai giardini pubblici di Lunetta
MANTOVA, 20 ago. - Una mega rissa fra due bande rivali composte da italiani e magrebini è scoppiata ieri sera, sabato 19 agosto, poco dopo le 22 a Lunetta nella zona dei giardini pubblici di piazza Unione Europea a Lunetta.
Secondo quanto riportato dai presenti, fra i quali intere famiglie con bambini, i componenti delle due bande sarebbero stati armati di spranghe e bastoni. Ovviamente la rissa ha generato paura fra le persone presenti ai giaridnetti, scappate terrorizzate non prima di aver avvertito le forze dell'ordine che si sono precipitate sul posto. All'arrivo delle pattuglie di Polizia, Carabinieri e Polizia Locale i protagonisti della rissa erano già fuggiti. Al momento non risultano feriti.
Sembra che il motivo della rissa sia da ricondurre a un regolamento di conti fra le due bande. Sul posto anche il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, che ha effettuato un sopralluogo per accertarsi dei fatti. Palazzi sulla propria pagina Facebook ha risposto al consigliere comunale Luca de Marchi che, a sua volta sempre sui social network, aveva parlato di "Lunetta messa a fero e fuoco" accusando la giunta di scarsa attenzione sul tema sicurezza in città .
"Ieri sera, in un quartiere della città - ha scritto il sindaco su Facebook - c'è stata una rissa. Nessun ferito. Nessun quartiere messo 'a fuoco e fiamme', come ha scritto un noto 'politico' locale, in perenne campagna elettorale. Non parlo per sentito dire, sono stato avvertito e mi sono recato sul posto. Si era formato un gruppo di residenti, giustamente stanchi e arrabbiati. Era giusto parlarci e ci sono andato, fino alle 23,30. Immediatamente sono intervenute le volanti della questura, carabinieri e due pattuglie della nostra polizia locale. Sull'episodio, i cui responsabili sono immigrati da anni residenti (non profughi) e che ha coinvolto anche italiani, ci sono indagini in corso".
Palazzi ha poi sottolineato come per la Giunta da lui guidata il tema della sicurezza sia ai primi posti dell'agenda: "I dati sui reati dicono che Mantova è una città sicura, con reati in calo. Ma non ho mai condiviso le discussioni teoriche sulla 'percezione di insicurezza'. Intervenire sui motivi che creano timori nelle persone, a partire dalle più indifese, anziani e donne, è per me la condizione fondamentale per una città che si prende cura dei suoi cittadini. Per questo in questi primi due anni di governo abbiamo stanziato più risorse per fare i pattugliamenti notturni nel week end, messo 200 nuovi punti luce e 4 mila cambi luce nei quartieri, installato 100 nuove telecamere, utili anche per eventuali riconoscimenti e istituito i vigili di quartiere. Noi non facciamo propaganda sulla sicurezza, facciamo concretamente quanto serve e continueremo a farlo senza indugi e senza discussioni ideologiche", ha concluso il sindaco.