Mantova Calcio, le opposizioni: 'Con criteri oggettivi, titolo sportivo da assegnare a Marai'. E sollevano problema trasparenza

Mantova GrandiLongfilsBaschieriCappellariMANTOVA, 10 ago. - "Se anche a Mantova si fosse utilizzato un metodo di assegnazione con parametri oggettivi e punteggi, come è stato fatto a Como per una situazine analoga alla nostra, allora il titolo sportivo del Mantova Calcio sarebbe stato da assegnare alla cordata guidata da Marai. Quindi ci si trova di fronte a una scelta molto discrezionale sulla quale ha influito il sindaco Mattia Palazzi".

Parole che suonano come accuse di poca trasparenza queste pronunciate stamattina in confereza stampa dagli esponenti dell'opposizione in consiglio comunale Giuliano Longfils, Pierluigi Baschieri, Alessandra Cappellari e Alberto Grandi.

Una conferenza stampa convocata per criticare i metodi attraverso i quali l'amministrazione Palazzi è arrivata ad assegnare il titolo sportivo alla cordata guidata da Alberto Di Tanno, che vede fra i soci anche Massimo Magistri, Antonio Ferrari, Gianluca Pecchini, Alessandro Maraniello, Luciano Quaggia, Massimo Bettalico e Paolo Colombo.

Mantova CordateCalcio"Non diciamo che il metodo da noi utilizzato - spiega Alessandra Cappellari della Lega Nord - sia infallibile, ma è un metodo più trasparente di quello molto discrezionale utilizzato dalla commissione guidata dal sindaco di Mantova. Si tratta di un metodo basato su parametri oggettivi in grado di generare dei punteggi alle diverse manifestazioni di interesse presentate per il titolo sportivo del Mantova Calcio. In base a questa analisi il titolo sarebbe stato da assegnare alla cordata guidata da Marai che ha ottenuto 96 punti, seguita da quella di Ivo Tonelli (94 punti). Solo terza, con 55 punti, sarebbe arrivata la proposta denominata "Nicola Penta", quella della cordata Di Tanno che poi ha vinto".

I consiglieri di opposizione criticano di questa manifestazione di interesse alcuni aspetti specifici: "Prendiamo ad esempio i costi. Come è possibile - ha detto Longfils - presentare, come ha fatto la cordata Di Tanno, una proposta in cui alla voce 'totale costi' si indica una cifra variabile fra i 750.000 e 1.200.000 euro? In considerazione del fatto, poi, che le altre proposte erano tutte molto dettagliate e precise in questa voce e in generale in tutte le specifiche dei costi".

Le opposizioni, poi, contestano anche la scelta del presidente: "Diciamolo chiaramente - ha spiegato Pierluigi Baschieri - la politica è entrata a piedi pari nel calcio. Il presidente scelto, Maurizio Bortolini, è membro del Pd, avendo un incarico nella commissione provinciale di tesoreria, e presidente di Mantova Ambiente. Il Mantova avrebbe bisogno di un presidente, uno che sa di calcio, non di un ragioniere per il controllo dei conti. Nulla da eccepire sulla professionalità di Bortolini e sulla sua serietà, ma credo che per il Mantova Calcio un altro presidente sarebbe stato più adatto".

Il consigliere Longfils, poi, attacca su un altro punto sostenendo che, in un certo senso, per quanto riguarda l'assegnazione del diritto sportivo "tutto era già stato deciso". "Avete nai visto - prosegue Longfils - una squadra di calcio che va in ritiro 3-4 giorni prima che venga assegnato il titolo sportivo? Quando si sa che er preparare un ritiro servono almeno 15-20 giorni per gli aspetti organizzativi".

LA REPLICA DI PALAZZI. Immediata la replica del sindaco Mattia Palazzi: "Ogni decisione che prendo viene attaccata da una opposizione comandata da Longfils – ha detto il sindaco Palazzi –, che vuole solo demolire. Sono rimasti in campagna elettorale e puntano a dividere la città su ogni cosa. Io non conoscevo nessuno dei proponenti per il Mantova calcio. Potevo decidere da solo senza nessuna manifestazione di interesse. Ho scelto invece di fare una Commissione che ha lavorato in trasparenza per tre giorni consecutivi. Abbiamo tenuto contatti giornalieri con la Lega calcio per essere seguiti. Non accetto accuse sulla trasparenza. Ci sta se l'opposizione preferiva qualcun altro, ma non ci sta se dicono che era già deciso prima. Mi sarei evitato tre notti fino alle 3 a studiare carte e ipotesi. Ad oggi la società ha già speso oltre 450.000,00 euro. Stanno mantenendo gli impegni assunti ed è questo che devono fare e sul quale vigileremo, per quanto in nostro potere".

"Si è condiviso come presidente Bortolini – ha continuato –, perché è presidente di un'azienda pubblica ed è elemento di assoluta garanzia. Inoltre, considerato che le società precedenti hanno lasciato fatture non pagate di Tea per 100mila euro, questa è anche la miglior garanzia che non ci saranno ulteriori debiti ai danni di tutti i cittadini. Il tempo ci dirà se la scelta fatta produce i risultati richiesti, ossia trasparenza e stabilità della società. Longfils e i suoi continueranno ad attaccarci a prescindere – ha detto infine il primo cittadino –, io invece voglio augurare buon lavoro ai ragazzi che sono in ritiro, ricordando loro che indosseranno una maglia importante".

Emanuele Salvato


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