Sciopero nazionale della logistica a Mantova: in 600 sfilano per il rinnovo del Ccnl

MANTOVA, 17 giu. - Ieri mattina, venerdì 16 giugno, a Mantova si è tenuto un grande corteo organizzato dal sindacato ADL Cobas, nella giornata in cui le maggiori sigle del sindacalismo di base hanno proclamato lo Sciopero Nazionale della Logistica e dei Trasporti pubblici e privati, per il rinnovo del CCNL Logistica Trasporto Merci e contro la costante precarizzazione del lavoro.

La scelta di tenere una manifestazione territoriale proprio a Mantova è avvenuta per sostenere la lotta dei facchini Composad: da più di un mese, infatti, oltre duecento lavoratori e lavoratrici sono stati messi in licenziamento dalla Cooperativa Viadana Facchini. Con il cambio di appalto di cooperative solo ad una parte di essi viene concesso di rientrare al lavoro, per giunta a condizioni nettamente peggiorative. Tutto questo avviene nonostante ADL Cobas nel 2016 avesse strappato la garanzia occupazionale per tutti anche nel caso di passaggio da una società appaltatrice all'altra.

Oltre alle centinaia di lavoratori Composad in manifestazione con le famiglie al completo, sono arrivate delegazioni del sindacato di base in sciopero anche da Verona, Vicenza e Parma. Presenti alla manifestazione anche Sinistra Italiana, Associazione eQual, Rifondazione Comunista e Laboje, oltre ad alcuni attivisti provenienti da Casa Bettola di Reggio Emilia.

Partito in ritardo per permettere l'arrivo di tutte le delegazioni, il corteo di circa seicento persone si è mosso verso le 10.30 da viale Risorgimento con cori contro lo sfruttamento. Arrabbiato e festoso, il lungo serpentone ha percorso le vie della città stretta nella morsa del caldo, suscitando curiosità e solidarietà da parte di alcuni cittadini affacciati alle finestre. Gli interventi dei sindacalisti e dei lavoratori dal furgone dell'impianto audio hanno ribadito le ragioni dello sciopero nazionale, concentrandosi ovviamente sulla vicenda più drammatica, il licenziamento che coinvolge centinaia di lavoratori stranieri che da oltre quindici anni lavorano presso l'impianto di Viadana che produce mobili per IKEA e altre multinazionali dell'arredamento. La manifestazione è poi terminata in piazza Martiri di Belfiore nel centro cittadino.

Per Stefano Re (Adl Cobas): "oggi lottiamo con una piattaforma ampia, che va dal rinnovo del contratto collettivo nazionale, in particolare la clausola sociale di salvaguardia nei cambi d'appalto, e per rispondere all'attacco contro i servizi pubblici e il mondo del lavoro. C'è poi la solidarietà ad una lotta, quella della Composad, dove settanta facchini rischiano di rimanere senza lavoro; è una battaglia che riguarda tutte e tutti".

Fausto Banzi (Sinistra Italiana): "Anche a Mantova oggi i cittadini si sono accorti, grazie al corteo di questa mattina, di come gli immigrati non siano in Italia a fare nulla, ma a lavorare ed insieme imparano a rivendicare i propri diritti di lavoratori. La vicenda Composad rischiava, spero di parlare al passato, di vedere contrapposti lavoratori tra loro. Cosa peggiore non poteva accadere. Per questo occorre mettere ordine nella legislazione degli appalti, e riunificare le tipologie di contratto. Solo con le lotte i lavoratori possono strappare condizioni di vita decente, salari e diritti sociali".

Emanuele Bellintani