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'Il mio amico sta giocando a Blue Whale', ragazza di Mantova salva la vita a un coetaneo di Roma
MANTOVA, 3 giu - Aveva il forte sospetto che un suo amico di Roma fosse rimasto coinvolto nell'assurdo gioco noto come Blue Whale, una sorta di catena on line in diversi passaggi che porta i giocatori al suicidio.
Per questo una ragazza di Mantova ha deciso di avvertire la Polizia che, in poco tempo e attraverso la collaborazione dei colleghi di Roma, è riuscita a raggiungere il ragazzo, minorenne come l'amica, prima che fosse troppo tardi. Si può dire, insomma, che la ragazza mantovana, grazie alla sua segnalazione, abbia salvato la vita all'amico.
Quest'ultimo - secondo quanto riportato agli agenti della Questura di Mantova - ha confidato alla ragazza, attraverso una catena di messaggi su WhatsApp, di avere iniziato il terribile "gioco", che in Russia ha già fatto diverse decine di vittime, da una settimana.
Il ragazzo non aveva la forza di smettere, poiché il suo 'curatore' (nel gergo di Blue Whale la persona anonima che dà gli ordini on line alla vittima, fino al gesto estremo) lo minacciava di prendersela con la sua famiglia. Pertanto, aveva detto all'amica, non gli rimaneva che portare a termine il gioco finoad uccidersi. Di solito gli ordini dati dai cosiddetti curatori sono suddivisi in una cinquantina di passaggi: si va dal guardare film horror in piena notte, fino a incidersi balene sugl avambracci, e si arriva all'ordine finale di gettarsi da un palazzo. Fortunatamente il gioco del ragazzo miorenne era iniziato da poco e la Polizia è intervenuta in tempo.
Grazie agli elementi forniti dalla ragazza mantovana, la Polizia di Stato Roma, avvertita dai colleghi mantovani è riuscita a raggiungere in pochi minuti, tramite pattuglie automontate, il ragazzo presso la propria abitazione familiare. Fortunatamente il giovane non aveva ancora messo in atto alcun gesto insano, ma, per precauzione, veniva sottoposto a visita medica.
La Polizia di Stato invita, pertanto, chiunque venga a conoscenza di analoghe situazioni a segnalarle alle Forze dell'Ordine, evidenziando come le stesse siano orchestrate da soggetti assolutamente privi di scrupoli, che approfittano della debolezza di alcuni soggetti, per lo più adolescenti, portandoli a commettere anche gesti estremi, con subdole quanto assurde minacce "on line".
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