Mantova Crisi commercio in centro, le proposte di Emanuele Bellintani (Mantova in Comune): investire nei trasporti pubblici e favorire la capacità di spesa dei cittadini

Riceviamo e pubblichiamo:

BellintaniEmanuele1Si sta parlando molto del problema del commercio e le posizioni sono molto diverse. Al banchetto della lista Mantova in Comune ho potuto incontrare decine di persone e confrontarmi proprio in mezzo alla vivacità e al vociare del mercato settimanale.

Per poche ore, infatti, in centro si attenua il sintomo del declino della città: il lungo cimitero di serrande abbassate e vetrine vuote da Pradella a via Cavour, passando per via Roma.

Il saldo tra aperture e chiusure degli ultimi anni è infatti un dato pazzesco in cui gli esercizi commerciali aprono e chiudono con troppa rapidità mentre "mangerìe" per turisti e una serie infinita di locali stanno soppiantando attività storiche e artigianali. Frequento Mantova da quando i cinema erano tutti in centro, c'erano più librerie che telecamere, si veniva in città con il bus per andare da Giovannelli a comprare strumenti musicali e in corso Umberto c'era addirittura un grande negozio di elettrodomestici dove prima di andare a scuola guardavo gli ultimi modelli di lettore cd; sembra una vita fa, ma sono solo vent'anni.

Adesso vivo in una città dove in dieci anni i prezzi dei parcheggi sono raddoppiati e un migliaio di posti auto gratuiti in zona centrale e periferica sono diventati a pagamento. La svendita di suolo pubblico ha prodotto baracconi della grande distribuzione tutto intorno a Mantova che hanno sottratto servizi, negozi e svago al centro storico e ai quartieri.

E c'è un problema sociale enorme, che nessuno vuole affrontare: la crisi ha generato disoccupazione e lavoro sottopagato, fenomeni che hanno frenato il consumo interno dei cittadini. Sono le diverse facce di un problema complesso, ovvero rimettere in moto l'economia cittadina, nel rispetto di chi lavora, dell'ambiente e del patrimonio urbanistico.

Si può agire su più fronti: abbassare le tariffe di sosta e soprattutto investire nei trasporti pubblici per rendere più appetibile, sostenibile e vantaggioso lo spostamento in città. Sostenere il lavoro per dare ai mantovani e alle mantovane la possibilità materiale di uscire per una birra o per comprare un libro. Far capire ai proprietari dei negozi che Mantova non è più la ricca cittadina degli anni Ottanta e che certi affitti sono fuori mercato; una condizione generale più favorevole attirerebbe investimenti anche dei grandi marchi e stimolerebbe il ritorno delle strutture di servizi.

Si devono inoltre favorire i nuovi insediamenti di piccoli commercianti e artigiani che vogliono aprire una attività con sgravi fiscali, specie per i primi anni. Queste sono solo alcune proposte concrete per affrontare il problema da più angolazioni. I cittadini, con il piccolo e medio commercio, devono trovare un alleato forte In Comune.

Emanuele Bellintani 

Mantova In Comune


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