Elezioni, l'analisi di Diamanti: 'Pd partito della borghesia e dei pensionati'. Così la sinistra ha perso il suo zoccolo duro (VIDEO)

Mantova Cgil Soffiati DiamantiMANTOVA, 20 mar. - "Le ultime elezioni politiche hanno avuto un esito sorprendente. Ritroviamo un'Italia spaccata in due con il Movimento Cinque Stelle trionfante al sud, nelle isole e in zone del centro, e la Lega dominante al nord che si spinge anche in Abruzzo e in Lucania con percentuali importanti. Per 60 anni gli italiani hanno votato allo stesso modo configurando tre blocchi: al nord la Dc, al centro e al nord il Pci - poi Ds e Pd - e al sud la Dc e la Destra. Poi qualcosa è cambiato e siamo già alla terza 'rivoluzione' in 5 anni. E quest'ultima direi che è la più radicale".

A dirlo Giovanni Diamanti che, lunedì 19 marzo nella sede della Cgil di Mantova di fronte e un folto e interessato pubblico, ha analizzato l'esito del voto delle ultime elezioni politiche, portando spunti di riflessione molto interessanti a partire dall'analisi dei flussi elettorali.

Diamanti - figlio del noto sociologo Ilvo e co-fondatore e managing partner della società di sondaggi e ricerca Quorum/YouTrend, che ha curato le proiezioni e l'analisi del voto per Sky Tg 24 alle elezioni politiche - ha spiegato che l'Italia uscita dal voto del 4 marzo è un paese profondamente cambiato, che ha dato segnali ben precisi e ridefinito l'elettorato dei principali partiti e movimenti. E' il caso del Pd che, uscito malconcio dalla tornata elettorale con poco più del 18% dei consensi, si è ritrovato a essere il partito della nuova borghesia, dei ceti sociali medio alti e dei pensionati.

Il Partito Democratico, non a caso, ha vinto nei centri storici delle città (Milano, Roma, Torino e non solo) dove risiedono i ceti più borghesi e con il pil più alto rispetto ai residenti nelle periferie. Disoccupati, studenti, operai e casalinghe - un tempo zoccolo duro della sinistra - si sono divisi fra M5S e Lega, abbandonando il Pd e anche Leu, che ha avuto successo fra laureati e, chiamiamoli così, intellettuali.

"Al Pd - ha detto Diamanti - mancavano un tema e un progetto forte. Quello che invece avevano Movimento Cinque Stelle e Lega. Quest'ultima è stata capace di consolidare il proprio elettorato e di attrarne di nuovo puntando sui temi della sicurezza, mentre il M5S si è concentrato più sulle proposte relative al lavoro e alla dignità sociale. Che, intendiamoci, non è solo il reddito di cittadinanza". Un'analisi dei flussi di Google Trends, infatti, evidenzia come la chiave "reddito di cittadinanza" sia cresciuta nelle ricerche dopo il 4 marzo e, quindi, di fatto non ha è stata determinante per il successo dei grillini in campagna elettorale, ai quali "è stato riconosciuto un interesse nei confronti delle tematiche del lavoro", ha detto Diamanti.

Nel centro destra è lampante il sorpasso della Lega nei confronti di Forza Italia. Il partito di Salvini è stato capace di risucchiare voti sia da Fi che da Fratelli d'Italia, consolidandosi come punto di riferimento del centro-destra. "Forza Italia – ha detto l'analista commentando i dati in suo possesso – ha ceduto lo scettro di partito degli imprenditori al Pd di Matteo Renzi, mentre il suo zoccolo duro di elettori è oggi rappresentato dai pensionati e dagli over 65".

Emanuele Salvato


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