Contagio sul lavoro, impresa risponde in sede penale e civile solo se accertato dolo o colpa
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- Creato 16 Maggio 2020
- Pubblicato 16 Maggio 2020
ROMA, 16 mag. â L'Inail ha precisato che l'infortunio sul lavoro per Covid-19 non è collegato alla responsabilitĂ penale e civile dell'impresa.
Lo precisazione arriva in risposta all'allarme lanciato da Confindustria, che aveva chiesto di sgombrare il campo da interpretazioni che avrebbero potuto generare equivoci.
Il datore di lavoro, spiega l'istituto, risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilitĂ per dolo o per colpa.
In riferimento al dibattito in corso sui profili di responsabilità civile e penale del datore di lavoro per le infezioni da Covid-19 dei lavoratori per motivi professionali, sottolinea l'Inail, "è utile precisare che dal riconoscimento come infortunio sul lavoro non discende automaticamente l'accertamento della responsabilità civile o penale in capo al datore di lavoro".
Secondo l'istituto "sono diversi i presupposti per l'erogazione di un indennizzo Inail per la tutela relativa agli infortuni sul lavoro e quelli per il riconoscimento della responsabilitĂ civile e penale del datore di lavoro che non abbia rispettato le norme a tutela della salute e sicurezza sul lavoro. Queste responsabilitĂ devono essere rigorosamente accertate, attraverso la prova del dolo o della colpa del datore di lavoro, con criteri totalmente diversi da quelli previsti per il riconoscimento del diritto alle prestazioni assicurative Inail".
Pertanto, il riconoscimento dell'infortunio da parte dell'istituto "non assume alcun rilievo per sostenere l'accusa in sede penale", considerata la vigenza in questo ambito del principio di presunzione di innocenza nonchĂŠ dell'onere della prova a carico del pubblico ministero. "E neanche in sede civile il riconoscimento della tutela infortunistica rileva ai fini del riconoscimento della responsabilitĂ civile del datore di lavoro â aggiunge â tenuto conto che è sempre necessario l'accertamento della colpa di quest'ultimo per aver causato l'evento dannoso".
Al riguardo, l'Inail aggiunge che si deve ritenere che "la molteplicitĂ delle modalitĂ del contagio e la mutevolezza delle prescrizioni da adottare sui luoghi di lavoro, oggetto di continuo aggiornamento da parte delle autoritĂ in relazione all'andamento epidemiologico, rendano peraltro estremamente difficile la configurabilitĂ della responsabilitĂ civile e penale dei datori di lavoro".
(askanews)
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