Caos mascherine, Arcuri: 'Non sono io a dover rifornire le farmacie. Le Regioni ne hanno 55 milioni'. Unaftisp: 'Piano fallimentare. Scaricabarile ignobile'
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- Creato 12 Maggio 2020
- Pubblicato 12 Maggio 2020
ROMA, 12 mag. - "Non sono io a dover rifornire le farmacie" ha risposto ad una domanda di un giornalista il commissario straordinario all'emergenza Domenico Arcuri.
"Nelle ultime settimane abbiamo distribuito 36,2 milioni di mascherine, dall'inizio dell epidemia ne abbiamo distribuite 208,8 milioni. Le Regioni nei loro magazzini ne hanno 55 milioni. Ora saranno a 50 centesimi più Iva anche dai tabaccai" prosegue Arcuri.
"Siamo a dir poco sconcertati. Riteniamo che si debba avere il coraggio e la coerenza di ammettere che un piano fallimentare possa essere riconducibile anche al proprio operato, senza andare a cercare inefficienze e complotti in una categoria che sin dall'inizio dell'epidemia si è messa a disposizione della popolazione, subendo ogni cambio di direzione, non pochi, di un governo che ancora oggi annaspa" affermano i farmacisti di Unaftisp (Unione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia), dopo l'intervento del commissario Arcuri rispetto all'indisponibilità delle mascherine sul mercato italiano.
"Arcuri accusa le farmacie di essersi rifiutate di vendere le mascherine e i distributori di aver mentito sulle quantità disponibili. Ma come? Un uomo di così grande esperienza che annuncia agli italiani un cambio di rotta volto a combattere la speculazione e a immettere sul mercato milioni di mascherine a 0,50 cent senza verificarne prima la disponibilità ? Un annuncio del genere presuppone il controllo, chi doveva farlo? Quindi anche volendo credere a ciò che asserisce il commissario straordinario, resta comunque un suo imperdonabile errore - sostengono da Unaftisp - Scaricare poi le responsabilità sui farmacisti è ignobile".
