Pd, Zingaretti attacca il governo e boccia le correnti interne: 'Ora cambiare tutto'

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ZingarettiNicola4ROMA, 18 mar. – Nicola Zingaretti è stato ufficialmente proclamato segreterio del Pd davanti l'assemblea dem riunita domenica a Roma.

"Costruire il nuovo Pd, cambiare il suo organigramma, cambiare molto, forse tutto". Anche attraverso un nuovo Statuto, che "prepareremo insieme". Ma per arrivare a tutto questo basta con le correnti, con il partito a immagine personale e la contrapposizione tra maggioranza e opposizione come fossero dei "blocchi di marmo".

Un partito senza porte chiuse, aperto alla società, a "forze diverse", moderate, per battere un governo ormai "salvinizzato" e "pericoloso" tanto nella Lega che nel Movimento 5 Stelle. Insomma il Pd deve "tornare alla sua missione", deve "voltare pagina".

Zingaretti, in un intervento durato un'ora e venti (integrato dalla breve replica seguita al dibattito), ha spiegato quella che è e sarà la sua ricetta per riportare il Partito democratico a vincere le elezioni e tornare a guidare il Paese. Perché "tutti i sondaggi indicano un significativo aumento di consenso" per il Pd, la situazione politica "sta cominciando di nuovo a muoversi".

Un partito che "deve cambiare molto, forse tutto", ha detto senza remore. Si "deve voltare pagina", a cominciare dagli scontri fra correnti che hanno caratterizzato gli ultimi tempi.

"Dobbiamo costruire un nuovo Pd", perché "non credo in un partito in cui le idee sono la logica filiera di gestione del potere".

"Basta con la freddezza dei terminali correntizi", ha sottolineato, chiedendo "più luoghi dove ci si confronti. Luoghi in cui non c'è una metallica rappresentazione dell'organizzazione del leader. Bisogna destrutturare tutto questo". Eliminare, ha chiesto Zingaretti, "il correntismo esasperato" abbattendo "le idee di un partito fatto da tanti "io" per riscoprire il partito del "noi"". Un quadro che potrà essere realizzato, non ha avuto dubbi Zingaretti, con la definizione di un nuovo Statuto, da "scrivere tutti insieme".

L'obiettivo, ha rilevato, "è quello di costruire una Italia più felice di questo presente". Partendo dal fatto, ha aggiunto, che "del grande campo democratico che si batte contro destra e 5 Stelle potranno farne parte anche forze diverse, forze civiche ma anche di orientamento liberale, persino nobilmente conservatrici che sono ugualmente lontane da Salvini. Noi – ha aggiunto – non dobbiamo aprire con queste forze moderate una concorrenza distruttiva per portare a una responsabilità comune insieme delle forze di opposizione".

(askanews)


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