Governo, no a reddito e pensione di cittadinanza a latitanti e condannati
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- Creato 15 Marzo 2019
- Pubblicato 15 Marzo 2019
ROMA, 15 mar. – In base ad un emendamento al decreto, niente reddito e pensione di cittadinanza a latitanti e condannati "anche con sentenza non definitiva".
L'emendamento è stato presentato dalle relatrici Dalila Nesci (M5S) e Elena Murelli (Lega) in commissione Lavoro e Affari Sociali della Camera dopo le polemiche suscitate per la presentazione della domanda per ottenere il beneficio da parte di alcuni membri del clan Spada.
La proposta di modifica sospende l'erogazione a coloro a cui "è applicata una misura cautelare personale, anche adottata all'esito di convalida dell'arresto o del fermo, nonché al condannato con sentenza non definitiva". Lo stop del beneficio riguarda anche il "richiedente dichiarato latitante" o "che si è sottratto volontariamente all'esecuzione della pena".
La sospensione "può essere revocata dall'autorità giudiziaria quando risultato mancare, anche per motivi sopravvenuti le condizioni che l'hanno determinata".
(askanews)
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