Pil in recessione, i rischi di una manovra bis

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PIL3ROMA, 1 feb. – In base agli ultimi dati Istat, l'Italia è in recessione tecnica.

L'istituto, nelle sue stime preliminiari, ha certificato che il Pil nel quarto trimestre è sceso dello 0,2%, mettendo a segno il secondo calo consecutivo dopo quello del terzo trimestre.

Ma i numeri non allarmano il governo, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che parla di "contrazione nell'aria" e il vice premier Luigi Di Maio che fa sapere che l'esecutivo non rivedrà le stime di crescita. Secondo il ministro dell'Economia Giovanni Tria il dato era "atteso" e "non intacca la fiducia dei mercati finanziari".

Se il Corriere della Sera guarda da un lato agli allarmi degli industriali e dall'altro alle rassicurazioni del governo, con il premier Giuseppe Conte che dice "passerà" e la sottosegretaria all'Economia Laura Castelli che difende la manovra, La Repubblica invece rilancia la disputa con la Commissione europea: "colpa del governo", titola il quotidiano romano.

Questo in base ad alcune frasi raccolte presso il vicepresidente dell'esecutivo Ue, il lettone Valdis Dombrovskis secondo cui "come temevamo, l'impatto dell'incertezza delle politiche economiche sulla fiducia delle imprese e sulle condizioni finanziarie sta diventando rapidamente visibile". L'accusa diretta alla politica economica sarebbe nel "non detto", riporta il quotidiano.

La Stampa invece guarda subito alle ricadute di Bilancio: "il governo teme la manovra bis", titola la testata torinese, che tuttavia riporta come a seguito del vertice di ieri a Palazzo Chigi "i programmi non cambiano". E comunque di manovra correttiva non se ne parla prima di giugno. Qualche segnale sul dialogo con l'Ue potrebbe arrivare dalle imminenti previsioni economiche invernali della Commissione europea, che comunque non dovrebbero contenere nuove valutazioni sulle politiche di bilancio.

Anche Il sole 24 Ore guarda alla reazione delle imprese: "Ora reagire". Il fatto quotidiano infine si concentra su "di chi è la colpa" – dopo le polemiche tra il vicepremier Luigi Di Maio e l'ex ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, sulle responsabilità della contrazione – e sul "come se ne esce".

(askanews)


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