Sentenza Raggi, Di Maio e Di Battista ai giornalisti: 'Sciacalli e pennivendoli'

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DiBattistaAlessandro2ROMA, 11 nov. – Dopo la sentenza di assoluzione per Virginia Raggi, il vicepremier Di Maio e Di Battista attaccano media e stampa.

"Il peggio in questa vicenda lo hanno dato invece la stragrande maggioranza di quelli che si autodefinsicono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, che ogni giorno per due anni, con le loro ridicole insinuazioni, hanno provato a convincere il Movimento a scaricare la Raggi" ha scritto Luigi Di Maio.

"Pagine e pagine di fakenews – attacca il vicepremier – giornalisti di inchiesta diventati cani da riporto di mafia capitale, direttori di testata sull'orlo di una crisi di nervi, scrittori di libri contro la casta diventati inviati speciali del potere costituito. La vera piaga di questo Paese è la stragrande maggioranza dei media corrotti intellettualmente e moralmente. Gli stessi che ci stanno facendo la guerra al Governo provando a farlo cadere con un metodo ben preciso: esaltare la Lega e massacrare il Movimento sempre e comunque. Presto faremo una legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti!".

Per Alessandro Di Battista, esponente M5s, "Virginia è stata assolta. Non ve la prendete con i pubblici ministeri, hanno solo fatto il loro lavoro. Si sono sbagliati, tutto qui, ma non sono mica colpevoli. Come non è colpevole il Movimento che ha fatto benissimo a difendere Virginia. E chiaramente non è colpevole Virginia la quale ha affrontato questo processo a testa alta e oggi è stata assolta. Ma i colpevoli ci sono e non vanno temuti, vanno indicati affinché l'opinione pubblica venga messa in guardia. I colpevoli sono coloro che l'hanno insultata, calunniata. I colpevoli sono quei pennivendoli che da più di due anni le hanno lanciato addosso tonnellate di fango con una violenza inaudita. Sono pennivendoli, soltanto pennivendoli, i giornalisti sono altra cosa".

"Oggi la verità giudiziaria – conclude Di Battista – ha dimostrato solo una cosa: che le uniche puttane qui sono proprio loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà. Coraggio Virginia, hai ancora parecchio tempo per proseguire il tuo lavoro e sono convinto che lascerai questa città meglio di come l'hai trovata. Ti voglio bene!".

(askanews)


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