Banca Etruria, Renzi attacca Bankitalia e Consob

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RenziMatteo9ROMA, 1 dic. - Dopo aver espresso forti critiche al governatore di Banca d'Italia, con una lettera al quotidiano La Stampa, Matteo Renzi ha attaccato anche gli organismi di vigilanza.

"Anziché continuare a evocare la vicenda Banca Etruria, su cui pure sarà interessante nelle prossime settimane ricostruire sul serio l'accaduto anziché usarla come comodo alibi per azzerare ogni critica, sarebbe interessante - afferma Renzi - capire che cosa è accaduto nella vigilanza sugli istituti veneti e non solo".

"E non basterà cercare di scaricare in modo irresponsabile le colpe sui predecessori, più o meno autorevoli, come qualcuno potrebbe immaginare di fare, contro la nostra opinione".

"Non è vero infatti che il Governo non sia stato informato per tempo dei commissariamenti delle banche in crisi, a cominciare da Banca Etruria. Ogni passaggio è stato concordato tra Palazzo Chigi e Mef in perfetta sintonia e tutto si è svolto in un clima di piena collaborazione istituzionale con Banca d'Italia. E anche dopo il commissariamento di Banca Etruria, avvenuto nelle prime settimane del 2015, il rapporto tra il Governo e Banca d'Italia è sempre stato corretto", aggiunge Renzi. Dunque, a detta di Renzi, "nessuna freddezza legata alle vicende di Banca Etruria, nessuna mancata collaborazione: il Governo, che ha agito in modo concertato e coeso come potrà agevolmente confermare il ministro Pier Carlo Padoan, e la Banca centrale hanno cercato insieme di affrontare le numerose sfide che si sono presentate in quei mesi. Nessun problema istituzionale, dunque. Nessuno".

"Il giudizio politico negativo sulla gestione degli organismi di vigilanza, che il Pd ha espresso nelle sedi proprie istituzionali al momento del rinnovo degli incarichi, non prima né dopo, non trae dunque spunto da presunte difficoltà istituzionali ma da una constatazione: le cose non hanno funzionato come avrebbero potuto e dovuto.

"Aziende hanno chiuso per la mancanza di credito, famiglie e risparmiatori hanno pagato un prezzo talvolta salato, funzionari di banca hanno perso il posto di lavoro. La politica ha il dovere di non voltare le spalle a questa gente. E il Pd non potrà mai accettare che su questa vicenda cali un velo di ipocrisia. Dire e ribadire la verità, allora: non per regolare conti del passato ma per aiutare l'economia italiana del futuro", conclude Renzi.

La riisposta di Banca d'Italia non si è fatta attendere "abbiamo chiesto ad Etruria di adottare una serie di misure correttive e di ricercare l'aggregazione con un partner di elevato standing". La scelta del partner è stata rimessa all'autonoma valutazione degli organi aziendali, e non poteva che essere cosi, perché nell'ambito dell'autonomia imprenditoriale che caratterizza qualsiasi banca, la scelta del partner è di competenza della banca stessa".

(adnkronos)


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