Venezuela, per Maduro: 'Golpe fallito'. Crescono i contrastu Usa-Russia

  • Stampa

MaduroNicolas2CARACAS, 3 mag. – Il presidente Nicolas Maduro ha ribadito il "fallimento" del golpe ai suoi danni.

Il leader dell'opposizione venezuelana Juan Guaidó ha lanciato un nuovo appello, puntando a un'escalation di scioperi per costringere il presidente a rinunciare al potere. Stati Uniti e Russia si scambiano accuse sulle reciproche responsabilità nella situazione.

Mercoledì, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha detto al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che Mosca "destabilizza" il Venezuela e ha chiesto ancora una volta alla Russia di smettere di sostenere Maduro. In un colloquio telefonico con il collega russo Pompeo ha sottolineato che "l'intervento di Russia e Cuba è stato destabilizzante per il Venezuela e per le relazioni bilaterali USA-Russia", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Morgan Ortagus. Il diplomatico statunitense ha anche "esortato la Russia a porre fine al suo sostegno a Maduro e ad unirsi ai ranghi delle nazioni, inclusa la stragrande maggioranza dei paesi occidentali, che desiderano un futuro migliore per il popolo venezuelano".

Lavrov ha risposto denunciando "l'influenza distruttiva" degli Usa in Venezuela, affermando che "l'ingerenza di Washington negli affari del Venezuela" è "una flagrante violazione del diritto internazionale" e che "questa influenza distruttiva non ha nulla a che fare con la democrazia", ha detto in una dichiarazione riportata da Russia Today.

Il capo della diplomazia russa ha anche criticato le dichiarazioni di Donald Trump e Mike Pompeo secondo cui le forze armate statunitensi potrebbero intervenire, se necessario, in Venezuela. "La continuazione di questi passi aggressivi è carica di conseguenze", ha detto durante la conversazione, aggiungendo che "solo il popolo venezuelano ha il diritto di decidere il proprio destino".

Da parte sua, Maduro, dato per pronto a lasciare il Paese, si è ripreso la scena apparendo alla tv di stato per per dichiarare dichiara ufficialmente il "fallito il golpe delle forze imperialiste". "L'opposizione voleva provocare l'intervento yankee nel nostro paese, ma li abbiamo respinti ancora una volta", ha detto Maduro rispondendo così al video postato il giorno prima dal suo rivale Guaidó per lanciare "l'assalto finale contro l'usurpatore".

Nel corso delle manifestazioni di protesta contro il regime sono morti un giovane uomo di 24 anni e una donna di 27: Samuel Mendez, 24 anni, è morto ad Aragua, mentre Jurubith Rausseo è morta ad Altamira, Caracas. Juan Guaido, che ha dato la notizia su Twitter, ha parlato di un "regime che ha perso il controllo" e denuncia che 23 delle 97 manifestazioni che si sono svolte il primo maggio nel paese sono state brutalmente represse, 32 persone detenute e 25 ferite. L'Observatorio Venezuelano de Conflictividad Social ha riferito che ci sono stati 130 feriti in tutto il paese per pallottole o gas lacrimogeni.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha fatto appello agli antagonisti venezuelani di evitare la violenza, mentre l'UE ha chiesto "la massima moderazione per evitare la perdita di vite umane e un'escalation delle tensioni".

(askanews)


Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information