Brexit, per il partito Laburista secondo referendum e ultima occasione

Dettagli

Creato 02 Maggio 2019

Pubblicato 02 Maggio 2019

LONDRA, 2 mag. – Il Partito Laburista britannico in merito alla questione di un secondo referendum sulla Brexit ha ricordato di essere "l'unico partito che rappresenta sia i sostenitori del 'Leave' che quelli del 'Remain'" e si è limitato a confermare l'ambigua linea già espressa negli ultimi mesi.

Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, citando fonti dello stesso Labour, il manifesto elettorale per le europee che verrĂ  diffuso nelle prossime ore ribadirĂ  sostanzialmente l'appoggio al piano per la Brexit alternativo a quello della premier Theresa May o, in mancanza di accordo con l'esecutivo o di nuove elezioni, di appoggiare l'opzione di una nuova consultazione.

Tradotto, l'ala filoeuropeista del partito, guidata dal vicesegretario Tom Watson, non è riuscita a convincere il leader Jeremy Corbyn ha schierarsi con fermezza a favore di un secondo referendum sull'uscita dall'Ue o quanto meno sull'accordo difeso dal governo conservatore.

Anzi, un secondo voto viene solo dopo le due alternative dell'accordo con il governo sul piano presentato da Corbyn o delle nuove elezioni poltiche; e la terminologia del "sostegno all'opzione" di una nuova consultazione non implica affatto l'impegno ad organizzarlo.

L'ala europeista spera che si possa arrivare ad un secondo referendum per default, nella convinzione che il governo non accetterà il piano alternativo laburista (che prevede un'unione doganale, anatema per i "Brexiteers" conservatori) e i Tories non voteranno a favore di nuove elezioni – il che lascerebbe come unica opzione la consultazione popolare.

La prima critica reazione arriva dello Scottish National Party, il cui leader Nicola Sturgeon ha sottolineato come l'esito della riunione "dimostra che il Labour è un partito pro-Brexit", altrettanto nocivo per la Scozia dei conservatori, e invitando gli elettori scozzesi a votare Snp alle europee del 23 maggio.

(askanews)